
C'è questo album The Year of Hibernation di un certo Youth Lagoon. E ci piace molto. Ne parliamo con parole altrui.
Genere: home-recorded indie pop / bedroom pop / lo-fi medium-pulsed overwriting / wanton electro-minimal / whoknows
Una franchezza diaristica.
Queste sono canzoni che parlano alternativamente di nascondersi giù e poi di uscire nel mondo per esplorare e riferire su ciò che hai trovato. 23 anni, Idaho. Il caso Youth Lagoon avvalora un mio vecchio pensiero: il meglio di un artista esce tutto nelle primissime opere, come se tutto quello che c'è stato prima, anni e anni di prove, di idee, di sogni, ad un certo punto iniziassero a vedere luce.
C'è chi ha bisogno di urlarlo con la bava alla bocca e chi preferisce sussurrarlo su un tappeto lo-fi e indie-pop, fatto di tastiere, chitarre leggere e loop elettronici. Cantato in modo quasi soffuso, disturbato da quella bassa qualità che evoca immagini sgranate.
Per poi esplodere con la sua gran cassa ed un tappeto di tastiere, battiti crescenti, la sua intensità che aumenta giro dopo giro, una marcia vittoriosa, handclaps, OOooo-ooOOOoo-ooOOoos, tutti che si alzano dalla sedia e muovono la testa e battono i piedi.
Trovare sé stesso e uscire da un periodo duro.
Come quelle mele zuccherate che vedevamo vendere alle giostre.
La completa identificazione tra se stessi e la propria arte.
SEVENTEEN: http://www.youtube.com/watch?v=-ppwElCLs78
JULY: http://www.youtube.com/watch?v=hEDPdybOeU4
CANNONS: http://www.youtube.com/watch?v=pNEfXAErR3Y
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