SE QUESTO E' CLOSER

Primo Levi, reduce da Auschwitz, scrisse "Se questo è un uomo" tra il 1945 e il 1947.

Nel leggere questi racconti le parole di Levi si sincronizzano nella mia mente con le canzoni di "Closer" dei Joy Division. Non è un banale fenomeno di soundtrack, è molto di più: non solo le stesse sensazioni, o i medesimi suoni (come le raffiche di mitra di Heart and Soul)... a volte si incontrano perfino le stesse parole.
Parole che non possono spiegare e azioni condannate all'inutilità (...no words could explain, no actions determine... The eternal), e poi rassegnazione, il tempo sospeso, l'umanità cancellata, la parte migliore di sé buttata via, la sradicazione, i traumi, i limiti oltrepassati (...I never realized the lenght I'd to go... Twenty-four hours), l'inimmaginabile (...we knocked to the doors of Hell's darkest chambers... Decades), la morte, l'odio, un mondo che si sbriciola in ogni sua parte.

E a pensarci bene i conti tornano: Joy Division era il nome che nei lager indicava il luogo dove alcune prigioniere venivano asservite a schiave sessuali.

Where have they been?
Where have they been?
Where have they been?
Where have they been?.......

CHORDS

Finito il 2011 finisce anche l'Anno Internazionale della Chimica. E certe malelingue azzardano che con lui finirà la pubblicazione de L'Alambicco - distillato di notizie su chimica e società, brillante periodico a cura delle Università di Torino e del Piemonte Orientale.
Ma fortunatamente si sbagliano: il giornale continuerà a regalarci tante notizie e curiosità (come la storia di A. Borodin) anche nei prossimi mesi.

Aleksandr Borodin (1833 - 1887, San Pietroburgo ma viaggiò parecchio) fu un famosissimo compositore, musicista fantasioso fin da ragazzetto. Meno nota è la  sua attività di chimico, iniziata pure questa già dall'infanzia: "Nel tempo libero dalle lezioni, si occupava di galvanoplastica e realizzava soluzioni acquose colorate". Il padre non voleva che diventasse un musicista, e nel 1850 lo fece iscrivere all'Accademia Medica dell'Università di San Pietroburgo. Qui approfondì lo studio della chimica, grazie a Nikolaj Nikolaevic Zinin, un chimico organico, noto soprattutto per le ricerche sulla sintesi dell’anilina e insegnante privato di chimica di Alfred Nobel. Il giovane Borodin una volta si assentò dalla classe per suonare quasi ventiquattr’ore filate.

Quanto lo capiamo, questo ragazzo.

SCAPPANO

L'avvento viene prima del Natale perché se venisse dopo sarebbe presto scavalcato dal capodanno, che in genere porta con se ben altri atteggiamenti e significati. Eccezion fatta per coloro che si dedicano ad un capodanno alternativo, e a loro va tutta la mia stima.
Ma non sarebbe vero neanche questo: il Natale e l'anno nuovo, infatti, sono entrambi momenti di nascita e rinascita, che per alcuni si traduce in fuga.
Come è accaduto per molti file informatici che, durante le feste, hanno deciso di scomparire dall'hard-disk di un fondamentale pc del laboratorio, trasponendosi in dimensioni sconosciute e probabilmente analogiche.

O come è accaduto ad alcuni ospiti del Cie di Torino che
"la sera del 25 dicembre anziché aspettare i regali hanno direttamente sfondato i cancelli delle gabbie per poi lanciarsi in massa contro il muro di cinta dal lato di corso Brunelleschi. Alla rivolta hanno partecipato tutte le sezioni maschili, pare addirittura che qualcuno abbia pure provato ad aprire la gabbia delle donne ma senza successo. [...] Sono 21 i detenuti tornati in libertà. Si tratta della seconda fuga più importante della storia del Cie di Torino, dopo quella che lo scorso 21 settembre portò alla fuga di 22 reclusi, dieci giorni dopo la famosa fuga dei seghetti che il 10 settembre aveva riportato in libertà altri 12 reclusi. In tutto fanno 55 evasi in tre mesi.  E ormai sembra che il successo delle precedenti evasioni abbia fatto scuola. L'unione fa la forza. E sempre più spesso, rispetto agli anni passati, i detenuti di più sezioni tentano congiuntamente di sfondare i cancelli e assalire il muro di cinta contando sulla superiorità numerica. La rivolta fisica sembra essere rimasta l'unico mezzo a loro disposizione, in un paese in cui lo stato di diritto prevede che sia legale detenere per 18 mesi una persona colpevole di avere un documento scaduto o un passaporto senza visto."

http://fortresseurope.blogspot.com è un blog giornalistico vero e molto valido, curato dal grande Gabriele Del Grande, che si occupa di migranti ed Europa.