CHORDS

Finito il 2011 finisce anche l'Anno Internazionale della Chimica. E certe malelingue azzardano che con lui finirà la pubblicazione de L'Alambicco - distillato di notizie su chimica e società, brillante periodico a cura delle Università di Torino e del Piemonte Orientale.
Ma fortunatamente si sbagliano: il giornale continuerà a regalarci tante notizie e curiosità (come la storia di A. Borodin) anche nei prossimi mesi.

Aleksandr Borodin (1833 - 1887, San Pietroburgo ma viaggiò parecchio) fu un famosissimo compositore, musicista fantasioso fin da ragazzetto. Meno nota è la  sua attività di chimico, iniziata pure questa già dall'infanzia: "Nel tempo libero dalle lezioni, si occupava di galvanoplastica e realizzava soluzioni acquose colorate". Il padre non voleva che diventasse un musicista, e nel 1850 lo fece iscrivere all'Accademia Medica dell'Università di San Pietroburgo. Qui approfondì lo studio della chimica, grazie a Nikolaj Nikolaevic Zinin, un chimico organico, noto soprattutto per le ricerche sulla sintesi dell’anilina e insegnante privato di chimica di Alfred Nobel. Il giovane Borodin una volta si assentò dalla classe per suonare quasi ventiquattr’ore filate.

Quanto lo capiamo, questo ragazzo.

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