GROUPER OBSERVERS

Grouper è il progetto solista di una certa Liz Harris, dalla musicalmente prolifica città di Portland (Oregon, US). Nel 2011 ci ha incantato con Dream Loss/Alien Observer: un delicato intreccio di nenie alla Enya che emergono da una nebbia sonora primordiale, di voci e sussurri dispersi dal vento, di vapori che condensano su linee melodiche elettroacustiche.
Grouper - Moon is sharp.

Quale gioia, mi dissero, Grouper verrà a Torino!
Ma ci presenterà qualcosa di ancora più sperimentale: niente voce, niente strumenti... «la performance prevede la sonorizzazione live di collages di registrazioni su nastro realizzate per il New York’s Issue Project Room con field recordings, tracce vocali e loop di Wurlitzer provenienti dal suo archivio personale, missati e processati dal vivo attraverso una gamma di dittafoni e mangianastri».
In altre parole, sei o sette walkman collegati al mixer riproducono audiocassette contenenti non meglio precisati altrisuoni. Pronti, via! Noi pochi eroi del pubblico siamo seduti nella penombra e veniamo sommersi da questo mare di onde sonore che sale, scende, si placa, scorre... nel magma apparentemente indistinto ognuno vede cose che affondano e altre che riemergono, crede di sentire voci che gridano o che cantano ninnananne, rivede pezzi del passato suo e di altri. E' una risonanza universale di profondità.

Siamo dei Grouper observers, e partecipiamo a questa liturgia in religioso silenzio.

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